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Gianni Ballestrin é un insegnante di matematica che per una decina di anni ha insegnato presso la clinica pediatrica di padova. questo libro racconta la sua esperienza attraverso una serie di brevi racconti incentrati sui suoi rapporti con alcuni di questi allievi. Le malattie sono le più varie e le più gravi: dalla leucemia a varie forme di tumori, a gravi problemi di scogliosi. Le lezioni sono sempre regolari e seguono il decorso della malattia, spesso si tratta di conversazioni in corridoio con un ragazzino attaccato legato all'asta di una flebo. Eppure tutti questi scolari sono pieni di voglia di imparare, si sforzano di seguire, si impegnano a capire e fanno pure i compiti. E il fatto che la materia in questione sia la matematica - notoriamente ostica anche per gli allievi "di fuori" - non influisce sulla loro voglia di apprendere. Questa scuola diventa un legame con la vita, una maniera di rifiutare l'escusione. Anche i genitori sono contenti di affidare i loro figli ad un precario intermediario dell'apprendimento. Questa fatica in più nella sofferenza rimette a pieno nel binario della vita.
Daria Peterlongo
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